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Maria Teresa Frigerio

E' nata in Agosto a Lurate Caccivio dove vive la sua infanzia e la sua giovinezza. 
Incomincia a scrivere poesie quando è alle scuole medie. Segue gli studi di indirizzo commerciale pur continuando a scrivere. Poi nel 1980 frequenta un circolo culturale in via Vittani a Como dove conosce diversi poeti e sentendo le poesie degli altri brucia ogni sua precedente produzione. Ricomincia a scrivere cambiando stile. Partecipa e vince diversi concorsi anche a livello nazionale. Pubblica nel 1984 il libro Tra le bolle di sapone con prefazione di Riccardo Borzatta. Libro d'esordio che le è valso diversi riconoscimenti persino a livello internazionale quali l'Oscar di Montecarlo e il premio Europa 1984. Diversi articoli su: "L'Ordine" , "La Provincia" "Il Dialogo" e altre pubblicazioni locali parlano della sua poesia. Sull'antologia Sentire 20 pubblicato da Pagine di Roma ci sono 8 sue poesie, mentre sull’antologia dei ‘Poeti contemporanei’ nr. 233 sempre pubblicata da Pagine di Roma ci sono 15 poesie.
Alla fine del 2015 per la collana "Melancoly Collection" nell'antologia "Poetry" viene pubblicata una sua piccola silloge dal titolo The day after, con nove poesie di cui quattro dedicate al ricordo della mamma scomparsa il giorno di Pasqua del 2013. Nella stessa collana, nell'antologia "Stories and Fairy Tales", sono pubblicati cinque suoi racconti in stile fiaba.
La poetica di Mariateresa è delicata, struggente e capace di catturare la quotidiana sensibilità di donna e mescolarla con gli aspetti multiformi dell'esistenza.Paesaggi catturati con pochi precisi tratti, vedute che diventano, quasi inconsciamente, stati d'animo. Una poesia allo stesso tempo, classica e moderna, lieve ed energica.
Nel novembre del 1984 entra a far parte del Gruppo Letterario Acàrya, migliorando sensibilmente il suo stile poetico e la pubblicazione di racconti brevi. Da anni colonna portante del gruppo Letterario Acàrya, diventa segretaria della presidente Graziella Molinari, carica che conserva per diversi anni.
Promotrice della prima presentazione sul Web del sito Acarya col valido aiuto di Fabio Caironi. Attualmente è tesoriere del Gruppo.
Alcune sue poesie e prose sono state pubblicate in diverse antologie e riviste letterarie .
Come esempio di poesia da lei scritta ecco alcune sue liriche:

PANE
(scritta in occasione della premiazione dell'Oscar a Montecarlo)

Una rosa e una candela
sulla mia tavola stasera.
Sulla tovaglia della mia vita
sto raccogliendo le briciole 
dei miei sentimenti
che questa notte impesterò coi sogni
per avere ancora di che vivere
domani !

 

LASCIA CADERE LE TUE PAROLE

 Lascia cadere le tue parole
 le raccoglierò una ad una
 le avvolgerò coi fiori della primavera
 le ritroverò domani
 mi parleranno di te.

 Lascia cadere le tue parole
 il tonfo non farà rumore
 le ascolterò nel silenzio della notte,
 incideranno la tua storia
che divideremo in due.

 Lascia cadere le tue parole
 nel vuoto delle immagini sbiadite
 ti ritroverai a cercarmi
 guardando
 dall'angolo della tua penombra.

 

BLUE CANDLE LIGHT 

Blu la tovaglia
come i pensieri della notte.
Blu la candela
con la luce fioca.
Blu le ombre sedute intorno al tavolo
che la candela non riesce a illuminare.
Fruscio d’acqua
come pioggia di parole
che solo il cuore intende.
Bisbigliano sommesse le ombre
sedute tutte intorno
aspettando il dolce
 e il botto dello spumante .
Quando la cena a lume di candela finisce 
soffio su quella piccola fiamma,
il blu della notte mi avvolge
con tutti i suoi fantasmi 
e mi rapisce
portandomi lontano nei ricordi.

 

SALMONI INNAMORATI
(Balestrand, Novergia, sul Sognefjord notte bianca del 27 maggio '96)

Al tocco, dopo la mezzanotte
i TROLL escono con cautela dal bosco
perché a maggio è ancora chiaro 
a quell’ora.

Svegliati dal lungo sonno invernale
con la musica del pianoforte
che esce da una porta 
rimasta per caso socchiusa
di un antico hotel di legno
affacciato sul Sognefjord 
spiano la felicità al di là dei vetri colorati.
Sospirano rosei i fiori dei meli
appena in boccio
perché le parole di dolci canzoni
si sono addormentate tra i loro rami;
le cullano, le coccolano, le baciano
e le fan cadere nel fiordo
come pasto a mille salmoni innamorati 

 

NATAAL

Presepi... Mesa...
e ‘na gran festa de campann.
L’è la nott de Nataal !

Dopu la mesa, la büseca. 
Ma prima de véert i regaj
vin bianch e panetun.

Ma sa senti pü de par mì,
pü de malincunia
perché stanocc
dò man strengian la mia .

Natale: Presepio... Messa…/e una gran festa di campane/E’ la notte di Natale/Dopo la Messa la trippa./ Ma prima di aprire i regali vino bianco e panettone./Non mi sento più sola/ non sono più malinconica/ perché stanotte due mani stringono la mia.

  

Dedicata alla mamma a un anno dalla sua scomparsa:

SEI TORNATA

Sei ancor qui,
seduta sulla poltrona
col cuscino giallo ricamato
col tuo sorriso
e il tuo rosario in mano.

Sei ancora qui
col mio nome sulle labbra
a raccontarmi dei tempi andati,
di parenti mai conosciuti.

Sei ancora qui
a farmi compagnia
nelle notti quando
il sonno non arriva.  

Io primo amore
della tua vita
ti aspettavo
dopo tanto travaglio
per non sentirmi così sola.  

Sei tornata
per cogliere i fiori
che per te ho coltivato,
per riposare sotto il caco,
per accarezzarmi i capelli,
quando per te,
io,
     orfana,
                 piango !    

Pasqua 2014